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Lo scopo non è fare crescere qualcuno (prendersi cura di) E' che voi siete fissati con questa unicità,che nessun profilo psicologico vi tocca,tra l'altro.. Perchè tu sei una INFP unica.
Il test, come dici tu dopo, aiuta a migliorarsi come persone. Dunque a crescere.
Io sin dall'inizio non sto rifiutando di stare in un gruppo, voglio capire a quale appartengo. Tu mi vedi come "unica" perché non accetto completamente la tua conclusione. Il fatto che io tenga al mio essere individuo, sta in due cose: nel significato che dò alle funzioni, che è molto diverso dal tuo, e nel modo in cui ritengo ci si debba rivolgere a qualcuno. Considerandolo come una persona e non come predestinato da un gruppo.
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Che mi stia bene o no,se così funziona,COSì funziona. (oggettività)
Poi il test serve a risolvere i problemi..e aiuta tanto in questo
Ma chi te lo dice che funziona così? Fai passare molte delle tue opinioni come universali, oggettive...ma non perché lo siano, ma perché tu ti identifichi con questi due concetti. Quando in verità non c'è nulla, nulla, che ti renda più oggettivo di un INFP, ENFP o chicchessia...
Le funzioni non ti hanno fatto scoprire che c'è logica e non senso, ti hanno fatto scoprire che c'è un modo di pensare come il tuo e un modo di pensare che, perché diverso, rifiuti e non comprendi appieno. Ma entrambi con uguali potenzialità e oggettività. Tu trai le tue conclusioni da esperienze personali e soggettive e le riduci a un sistema. (Poi ritenendo meno valide quelle altrui, per altro, e su che basi non si sa.) Ma potrebbe anche funzionare, se non fosse che il comune denominatore delle tue esperienze sei tu. Tu che sei un soggetto. Se non capisci questo, il tuo sistematizzare non è diverso da stereotipare.
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Noi non siamo opposti nel senso di "complementari".. e ad un livello superficiale possiamo andare anche d'accordo,possiamo sostenerci in quanto introversi emotivi.. ed empatici il più delle volte. Ma io non posso parlare di nulla in fin dei conti con un INFP,non abbiamo gli stessi obiettivi..
In verità INFJ e INFP sono complementari nel senso più logico possibile, avendo tutte le funzioni invertite...solo che a te non sta bene. Gli INFP sono ciò che a un INFJ manca, e viceversa. Che tu possa avere avuto o possa avere obiettivi comuni con qualcuno non dipende di certo dal suo "tipo" ma da che "tipo di persona" è...dai suoi interessi, sentimenti, talenti, volontà, vita! ...per te il compromesso è un accontentarsi, per me è crescere rimanendo se stessi. Per cui è ovvio che la tua tendenza sia quella di trovarti con persone con cui almeno un minimo condividi il tuo modo di scoprire la realtà. È più semplice.
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Non è un fatto di disistima (come ho scritto per l'insalata,non è importante come la vedo e cosa provo,la verità è OGGETTIVA per me,è di tutti) è che questa cosa delle due entità che non ha senso,il giudice è uno solo per me.
E chi sarebbe? La verità? Tu?
L'unico modo che hai per dire che la mia interpretazione dei due giudici è sbagliata è dire "il giudice è solo uno PER ME"...come dire..."Harry Potter esiste perché sì". Ogni cosa che non sai la trasformi in non senso. La tua è logica e quella degli INFP è non senso, è come dire che la pelle è bianca e quella nera è non pelle! Mi spiego?
Senti, mi faresti un altro esempio di questo comportamento di tua madre? Ti dispiace? Vorrei fermare un pensiero che ho in testa...
Non so se la cosa delle due entità ha completo senso, lo ammetto. Anch'io sto cercando di capire alcune cose di me e di chi mi circonda, ma ci ho riflettuto parecchio e non credo di aver parlato a vanvera. Secondo me una cosa simile esiste pure in psicologia, ma non ho il linguaggio corretto a spiegarla...
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Sui link che mi hai messo vedo solo il parere teorico di qualcuno che è estraneo,e sono quei pareri campati in aria a cui non do molto ascolto perchè quelli si che non danno valore alla persona,ma trattano un pò la cosa come un insieme di personaggi da film ognuno con poteri sovrannaturali.. E mi fa ridere perchè fino all'altro giorno non avevo superpoteri,adesso sono una macchina da guerra col cannone Ni.
Questa è un pò una personalizzazione delle funzioni,però i limiti imposti dal nostro tipo rimangono.
Cosa vuol dire qualcuno che è estraneo? Cosa avresti voluto leggere? Sono esperienze. Valide tanto quanto le tue. Sarei curiosa di sapere a cosa ti rifai tu di più attendibile....
Comunque mi dispiace, ma io non riesco a vederli questi limiti...anche qui, "qualche esperienza positiva tra quelle negative". Io mi sforzo di trovare delle argomentazioni che supportino il 50/50, ma è solo inutile, vedi solo il tuo 50%...quello che già conosci! O almeno, dimostri di vedere solo quello.
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Ma perchè? Il dottore che ti fa fare un esame ti dice cosa c'è che va e cosa non va. Cosa c'entra cosa ne pensa il paziente?
Noi stavamo parlando dell'interpretazione delle affermazioni, non tanto del risultato...ovvio che se il risultato è quello è quello. In entrambi i casi, il dottore non dice al paziente come comportarsi, come non lo dice al sangue...inevitabilmente ogni paziente interpreterà a modo suo. Che poi comunque stiamo parlando della stessa cosa...ciascuno di noi ha almeno quattro funzioni e il test determina anche la dominanza di ciascuna...per cui anche un Si/Se avrebbe potuto rispondere vero a entrambe le affermazioni...
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E' quello che ti dico dall'inizio,voi giudicate il contesto,ma chi ve lo dice che sia un barbone triste solo perchè è un barbone? Questo è andare per stereotipi.. E non ha nulla a che vedere con quello che il barbone prova,ma solo con quello che il barbone RAPPRESENTA per voi. E sono due cose che collidono
Io non ti ho detto che il barbone è triste, ti ho detto che io proverei tristezza. E migliaia di persone ti risponderebbero allo stesso modo. E se poi mi dicesse: mio padre era un cazz* e mia madre una brutta persona...a maggior ragione penserei che è una triste storia. Per quello che sento io, puoi chiamarmi stereotipata, se il barbone mi rende triste, ma questo non significa che gli infilo dentro questo sentimento come una supposta. Infilarsi nella pelle di qualcuno, vuol dire indossare i suoi sentimenti, non che infiliamo dentro i nostri...non sono i sentimenti altrui ad adattarsi a noi, siamo noi ad assumere la forma dei sentimenti...se poi mi dicesse che si sente libero, mi sintonizzerei per capire cosa sente un barbone libero. E magari direi, cavolo, forte, mi sembra davvero di possedere la mia vita! Un INFP interiorizza le esperienze che gli si pongono davanti al massimo grado, sempre in rapporto alla sua intelligenza emotiva...in questo senso comprende l'altro.
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Perchè abitando lo stesso pianeta abbiamo a che fare gli uni con gli altri per forza,ed ho scritto i problemi che ho avuto con mia madre per il suo vedere le cose come le pare,ed ho provato per tutta l'adolescenza a cercare di trovare un accordo in mezzo alla nostra incomunicabilità,ma non ce l'ho fatta e adesso so che sono stato scemo a provarci perchè proprio vive su marte. Stessa cosa con gli INFP.. e voglio fare qualcosa per evitare queste cose in futuro,per qualcuno
Non ho colto cosa vorresti fare..Creare un movimento anti-E/INFP? Cosa vuoi evitare, e per chi? Vuoi far sentire gli INFP come terrestri, quando tu stesso ti credi un mistico, scardinando la psiche di quelli che incontri e rendendoli schiavi del tuo giudizio? Sei decisamente un tipo pericoloso.
A me sembra che tu stia rispondendo all'incomunicabilità con altra incomunicabilità, celandola sotto le spoglie di una buona azione...per la salvaguardia dell'armonia. Come se nessuno volesse avere a che fare con un alieno!
Io dico che in tutto quello che dici non c'è briciola di oggettività...tu vuoi evitare le tue pene a qualcuno, un gruppo, come se una categoria, un altro gruppo di persone, fosse la peste bubbonica...
Secondo me tu stai vivendo un grado di introversione notevole.
Comunque interessante la teoria ...quando le donne hanno le loro cose, il sangue al cervello, che normalmente offusca loro la mente, fuoriesce e, se non c'è già, è un buon momento per avere un assaggio di logica vera. Aaaaahhhhhhhhh
Guarda, posso essere quello che vuoi che io sia...sii egoista.
Edited by Anastasia Placido - 23/9/2015, 15:42