| Ciao Buongiorno , volevo dire la mia rispetto alla fatica a credere che Hitler Fosse INFJ.
Credo sia un interpretazione semplicistica sostenere che un INFJ sia portato ad un bene supremo o a realizzare il bene dell’umanità . Di fatto un INFJ vuole , creare un paradiso per se e per le persone che ama. Lo fa continuamente per tutta la vita , da bambino lo crea nella sua mente , da giovane crea alcove segrete piene di oggetti interessanti e beni culturali , dove invitare una stretta cerchia di eletti. In età adulta costruisce la propria casa ed il proprio spazio , come fosse una rappresentazione del proprio mondo interiore. Durante la maturità , si impegna a costruire il migliore dei mondi possibili , rispetto l’ambiente che lo ospita. Di fatto la sua avversione per i conflitti e la tendenza a prendere in considerazione le necessità altrui , lo porta a tentare di non disturbare nessun estraneo o persona esclusa dalla sua cerchia. Il processo cognitivo di un INFJ lo porta a prendere in considerazione , tutte le possibilità rispetto ad una scelta , spesso molto spostate avanti nel tempo ( spesso trascurando dettagli superflui come , le risorse a disposizione , cosa succederà domani , se non porti l’auto dal meccanico è inutile che pianifichi di andare in trasferta il fine-settimana di pasqua con i tuoi amici o la donna che ami). Raramente questo processo cognitivo risulta di per se fallace , in quanto prende in esame contemporaneamente , tutte le opzioni , tutte le reazioni altrui tutte e tutte le informazioni relative a quella branchia di eventi specifici. Il processo però riparte , ad ogni nuova informazione o variabile che può alterare , il corso degli eventi o il significato di eventi passati. Un infj è portato ad applicare una selezione drastica degli input e delle variabili , in modo da poter contenere questo processo costante. Aggiunto che , un infj tende a creare il proprio “pacchetto di regole morali” e a discostarsi da regole e usanze comuni ( le trova inrealistiche e disfunzionali rispetto alla , parte di realtà che la sua testa ha già codificato e analizzato ) queste regole tendono ad essere da parte di un osservatore esterno , avvolte brutali o spietate , avvolte avvolgenti lungimiranti e filantrope. Spesso un infj già da giovane età riesce a stabilire perché una tal persona , trova moralmente giusto una tal cosa , e perché tale processo risulti inefficace o poco morale. Tornando al concetto del paradiso , un INFj trova immorale impedire a chiunque altro di realizzare il proprio personale paradiso , per cui tende ad applicare scelte che non vadano in contrasto con questo principio. Quando una determinata persona ( o gruppo o tipologie di persone ) impediscono ad un INFJ di realizzare i propri scopi , è automatico per un infj analizzarne le implicazioni e le motivazioni delle persone interessate. La tendenza a semplificare e catalogare le cose in gruppi funzionali , lo porta presto a stabilire che alcune persone hanno ( contro ogni buonsenso secondo l’infJ ) finalità opposte alle sue , come , provare soddisfazione a danneggiare gli altri , appropriarsi di beni materiali , accoppiarsi con più individui possibili , dare sfogo alle proprie necessità fisiologiche. Il processo cognitivo codifica regole deduttive estremamente efficaci e funzionali , che porta un infj a individuare abbastanza correttamente il comportamento prevedibile di un particolare gruppo di individui. Nella giusta posizione , appoggiato da un gruppo sociale abbastanza ampio , mosso da una visione che a un infj appare come , una realtà più tangibile dello spazio tridimensionale , contrapposto ad una alternativa che possa mettere in pericolo la propria visione , il bene del suo gruppo sociale il bene superiore etc. possono portare un infj a realizzare qualsiasi cosa contro ogni buonsenso , moralità , previsione , o impossibilità materiale , spesso riuscendoci . In pratica un processo cognitivo che porta a , prendere in esame tutte le informazioni e le possibilità , aggiunto ad una necessità di , semplificare e annullare le variabili non rilevanti ( ed il metodo con cui vengono annullate spesso è condizionato da esperienze passate negative ), porta a scelte , posizioni , Soluzioni, non considerate attraverso altri processi logico/deduttivi . Il fatto che un infj sia , costantemente in bilico tra uno straordinario successo , e un catastrofico disastro , risiede nella particolarità delle scelte rispetto al pensiero comune e nel rasoio decisionale che applica per stabilire cosa è opportuno e cosa no. Esempio pratico , se una persona fa una cosa contro ogni buonsenso e uso comune e ci riesce = è un genio. Se una persona fa una cosa contro ogni buonsenso e uso comune e fallisce = è un pazzo visionario. La differenza tra GANDHI è HITLER è solo interpretativa e legata al contesto. Da infj mi sembra di vedere in maniera chiara e ovvia che , all’interno della propria comunità abbiano applicato il medesimo processo e la stessa metodologia. Sono cosciente che , per cercare di spiegare la sequenza logica per cui , questa evidenza sia cosi ovvia , dovrei scrivere cosi tanto da , perdere il punto della situazione , dimenticarlo , rallegrarmi di aver scoperto altre 62.000 leggi naturali fuori contesto , rattristarmi per essere considerato un pazzo visionario o un manipola fessi da una buona percentuale di chi legge , rallegrarmi per aver affascinato un'altra buona percentuale , mettere in dubbio la mia sanità mentale , contemplato la straordinarietà di quanto esiste e provato una gioia epifanica simile all’assistere ad un miracolo , chiudermi in me stesso perché nessuno è riuscito a capire quanto realmente stavo cercando di esporre , provare dolore per non trovare le parole necessarie a illustrare un processo cosi semplice , chiedermi se l’ovvietà di tali considerazioni non sia solo un illusoria assemblaggio di false credenze che mi rassicurano , amato la figura di ghandi , compatito il povero hitler , odiato i tedeschi e gli ebrei , amato gli indiani e gli inglesi e …… cavolo ho finito la pausa pranzo e ho dimenticato di pranzare.
Nota sul “Re degli zingari” , Se un infj riesce a stabilire in giovane età che l’estrema precisione della sua visione è fallace ed inraggiungibile , e arriva a stabilire che lasciando aperta la visione finale a più possibilità non ben delineate , e muovendosi in modo fluido alla “verità che cambia di continuo “e che questo rende meno … doloroso … l’approccio al roccioso mondo tridimensionale, può trovarsi nella fantastica e romantica situazione di abitare un mondo fantastico e pieno di possibilità , in cui magicamente tutto il creato gli propone senza sforzo o contropartita tutte le necessità intellettuali e biologiche di cui ha bisogno per vivere pienamente. Strano che pensando a Gandhi , mi sia venuto a mente un , muoversi fluidamente attraverso una verità variabile , contemplando l’impermanenza di qualsiasi altra soluzione. Nel mio piccolo , ho applicato comportamenti alla Gandhi ( fare un regalo di addio a persone che mi avevano danneggiato per proprio interesse , nella convinzione questo avrebbe migliorato la mia e la loro esistenza ) , o atteggiamenti alla Hitler ( Usare capacità dialettiche e intuitive per alterare l’interpretazione di se stesso e del contesto in cui era inserita una persona che mi aveva deluso , indurlo a rimediare al suo operato , convincendolo che fosse di suo interesse , tagliarlo fuori istantaneamente dalla mia vita a cose fatte lasciandogli l’impressione permanente di essere un idiota colossale oltre che uno scorretto, anche questo nella convinzione questo avrebbe migliorato la mia e la sua esistenza ). L’unica cosa che ha determinato un comportamento o il suo contrario , è semplicemente l’atteggiamento o il modello comportamentale della persona o gruppo su cui lo ho applicato , e quanto il processo cognitivo mi indicava essere funzionale allo scopo ( benessere mio e altrui ) . La cosa notevole che nel primo caso , il gruppo di persone di persone hanno iniziato un atteggiamento , di finto pentimento che ha portato alla santificazione in vita della mia persona , nel secondo il tizio ha passato qualche settimana a tremare e abusare di alchool , per equiparare la mia persona a satana in persona. In entrambi i casi non ho ottenuto quanto volevo ( la completa eliminazione di quelle persone dalla mia vita ) , ed in entrambi i casi non ho violato alcuna regola morale altrui o ragionamento razionale altrui, e in entrambi i casi ho passato un periodo di , crisi identitaria e profonda sofferenza . Ecco un INFj è un tizio che deve accontentare assieme , un bambino di 5 anni i cui unici scopi sono , giocare , esplorare , rimanere in compagnia di persone care e vederle felici e tutto il resto ha una importanza relativa, con un vetusto e barbuto anziano che brontola in continuazione, che conosce quanto accadrà perché lo ha già visto succedere. Se i due non sono d’accordo , continuano a litigare nella sua testa . Credo che per vivere sereno e crescere un INFJ debba imparare quando sia opportuno ascoltare l’uno o l’altro, e accontentare entrambi. ( oh , ho scritto una metafora che cambierà il mondo e ispirerà qualsiasi persona in cerca di risposte, yeah …. Cavolo ….. mi sono dimenticato di pranzare ).
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